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LUNA
"A quest'ora la mensa non è molto frequentata, perciò la cucina è a sua completa disposizione".
In quell'ambiente così ampio e privo di qualsivoglia presenza se non quella dei due appena arrivati, la voce di Luna riecheggiò tra le pareti tanto da farla sembrare più potente di quanto in realtà fosse. Con un rapido gesto della mano, la giovane donna premette l'interruttore della luce e attraverò la grande mensa per dirigersi nel locale delle cucine, lasciando però al nuovo ospite la possibilità di guardarsi intorno ed esaminare il nuovo ambiente.
"Le piace cucinare, signor Ryou?"Domandò cordialmente al ragazzo.
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RYOU BAKURA
Ryou si ritrovò in quell'ambiente così grande, e non riuscì a non sentirsi leggermente in soggezione. Si passò una mano fra i lunghi capelli bianchi, per poi trarre un piccolo sorriso.
"Beh... mi piace, ma non cucino manicaretti. Vivendo solo, non perdo molto tempo, di solito...". -
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LUNA
"Capisco. Allora, lasci fare a me!" Esclamò con un sorriso determinato mentre sollevava le maniche fino ai gomiti."Dato che è appena arrivato e siamo fuori dall'orario della mensa, non posso proprio lasciare che si occupi da solo del suo pasto; se c'è qualcosa che gradirebbe mangiare, non faccia complimenti". -
Ventress.
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RYOU BAKURA
"Oh, non si preoccupi! Va bene qualsiasi cosa, davvero. Anche un semplice panino..."
Nonostante non disdegnasse il buon cibo, e nonostante fosse estremamente goloso di dolci, non si sarebbe davvero sentito di chiedere alla giovane donna qualcosa in particolare. No, stava già preparando per lui, si sarebbe sentito troppo, davvero troppo a disagio! In più, ormai era abituato a pasti leggeri e semplici.
Mi chiedo perché sia così gentile con me... non credo di meritarlo.. -
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LUNA
"Un panino? Molto bene, glielo porto subito. Si accomodi pure ad uno dei tavoli" Lo invitò con un sorriso e un lieve cenno della mano, prima di scomparire velocemente dietro la porta a vetri di metallo della cucina; dal piccolo oblò in vetro che la adornava, si poteva intravedere poco della stanza al di là di essa, tuttavia l'altezza di quelle poche credenze visibili lasciava intendere che si trattasse di una sala molto grande, probabilmente dotata di molti elettrodomestici utili alla preparazione di svariati manicaretti. Come c'era da aspettarsi da una villa di tali dimensioni e sfarzosità.
Come promesso, Luna non impiegò molto tempo nella preparazione del panino e dopo circa dieci minuti fece nuovamente la sua comparsa nella mensa. Aveva le mani entrambe occupate da due piatti in porcellana.
"Mi scuso per averla fatta aspettare: le ho preparato un panino con prosciutto e formaggio, spero sia di suo gradimento!"Esordì sorridendo timidamente, servendo al suo ospite il primo piatto con il panino; a giudicare dall'instabilità della fetta di pane superiore, Luna doveva averlo farcito a dovere...Forse anche troppo. Tuttavia, La giovane donna servì a Ryou anche il secondo piatto, sul quale era disposta una fetta di torta alla crema, decorata da spicchi di frutti tropicali. Nel piatto, erano naturalmente presenti anche coltello e forchetta, finemente decorati da alcuni motivi floreali in oro.
"E questo è un piccolo extra. A stomaco pieno, si affronta sempre tutto con più spirito!"Concluse sorridente. Luna non era una persona invadente e non avrebbe forzato la scelta del cibo di Ryou, ma essendo lei ad occuparsi degli ospiti della Villa (o almeno, di una metà di essi) aveva sempre piacere ad assicurarsi che non gli mancasse niente, specialmente quando si parlava della loro alimentazione.. -
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RYOU BAKURA
Continuò a guardarsi intorno, Bakura, dopo aver accennato un sorriso nella direzione della giovane donna, ed averla vista scomparire dietro alla porta. Si morse appena il labbro inferiore, le mani strette in due pugni, poggiati sulle ginocchia. Non era tranquillo, ovviamente. Certo, Luna stava facendo davvero di tutto per farlo sentire a suo agio, ma Ryou non poteva proprio smettere di provare un turbine di sensazioni contrastanti. Si risvegliò dal torpore dei propri pensieri solo quando sentì nuovamente la voce della ragazza. Osservò il panino ben farcito, ma soprattutto la splendida fetta di torta che gli era stata offerta.
"E'... è fantastico!"
Sorrise, genuinamente. Non si preoccupò nemmeno di pensare alla possibilità di un possibile cibo avvelenato o altro... forse perché il proprio attaccamento alla vita era piuttosto debole. Prese il panino tra le mani, finendolo in pochi morsi, senza nemmeno rendersene conto. Gli sembrava di non mangiare da mesi. Prese poi il piatto con il dessert, assaggiandone un pezzo. Era assolutamente deliziosa.
"E' tutto davvero buonissimo. Grazie, Luna-san.". -
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LUNA
"Oh, mi fa piacere che sia tutto di suo gradimento!" Rispose Luna, sollevata nel vedere Ryou mangiare con gusto: aveva fatto bene a riempire il panino con un po' più di prosciutto. "Se le piace questa torta, la troverà nel menù della cena ogni fine settimana"Lo informò poi, prendendo posto a sua volta in una delle sedie dello stesso tavolo.
"Se non sono indiscreta, signor Ryou...posso farle una domanda?". -
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RYOU BAKURA
"E' una splendida notizia!"
Disse in un sorriso, continuando a mangiare. Sì, era decisamente troppo tempo che non si concedeva qualche dolce più prelibato. Lo zucchero, poi, faceva anche bene all'umore, no?
Alzò appena un sopracciglio, alle parole della giovane donna. Ingoiò l'ultimo boccone, per poi annuire. Forse era arrivato nuovamente il tempo delle domande.
"Ma certo, chieda pure.". -
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LUNA
"Lei crede nel destino, signor Ryou?"Domandò Luna pacatamente, rivolgendo uno sguardo cordiale a Ryou."Secondo lei, esiste una forza superiore che ha già scritto la nostra vita? Oppure, ritiene che ciò che avviene nel corso della nostra esistenza sia solo frutto della casualità?"
Benchè la sua domanda potesse suonare inaspettata o insolita , la donna apparve composta come sempre: sperò di non mettere il suo ospite a disagio, tuttavia aveva i suoi motivi per porgergli quel quesito.. -
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RYOU BAKURA
"I-io..."
La bocca si impastò improvvisamente, la voce si abbassò e tremò appena. Sapeva esattamente cosa rispondere, in realtà, non come un tempo. Era stato in dubbio per molto, molto tempo, ma da quando era tornato alla vita normale, e aveva avuto il tempo di riflettere, era cambiato tutto. Tutti gli eventi che aveva vissuto... non potevano essere casuali.
"Ci credo. Le cose che ho visto... insomma, non possono essere frutto del caso. Però preferirei che non ci fosse nessun destino. Perché esso è crudele, direi sadico. Almeno, questo è quello che ho potuto vedere."
Edited by Ventress - 29/7/2016, 14:58. -
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LUNA
Luna ascoltò in rispettoso silenzio la risposta di Ryou, traendone le proprie conclusioni: da come parlava, quel ragazzo doveva aver visto cose molto brutte nella sua vita.
"Capisco..."Esordì annuendo leggermente col capo."Posso dire di comprendere il suo punto di vista: a volte, si va incontro ad eventi talmente terribili e dolorosi che è inevitabile pensarli come frutto di una pura casualità. Pensare che una semplice coincidenza o un minuscolo dettaglio possano rovinare una vita intera è semplicemente...inaccettabile. In un certo senso, sminuisce la nostra esistenza e può portarci a perdere la voglia di vivere. D'altronde, perchè andare avanti e sforzarsi di creare qualcosa di buono, se un minuscolo, incontrollabile fattore come il caso potrebbe rovinare tutto?"
Il tono composto di Luna, le mani giunte sul grembo e l'espressione pacifica sul suo volto rendevano quel discorso meno...Pesante. Eppure, la donna era consapevole della serietà dell'argomento e non voleva sminuirne il significato.
"Ma è qui che le due linee di pensiero si incontrano: se si pensa che la vita sia davvero solo una serie di coincidenze, allora tutto ciò che si può fare è andare avanti e continuare a costruire la propria vita come la si era programmata. Gli eventi negativi possono accadere oppure no. Per logica, dunque, fermarsi porterà senza margine di errore alla rovina della propria vita; andando avanti, invece, si ottiene la probabilità matematica che qualcosa di buono potrebbe accadere. Per una mente razionale, anche la minima probabilità di riuscita è importante" Continuò con una lieve risata. "Se invece si pensa che gli eventi della propria vita siano già scritti nel libro del destino, beh...Più o meno, è la stessa cosa. Significa che dietro ogni cosa che ci accade c'è un motivo: se così non fosse, vorrebbe dire che anche il destino decide la nostra vita basandosi sul caso e sarebbe un paradosso, non trova? Per quanto terribile o dolorosa possa essere un'esperienza, da essa nascerà comunque qualcosa...Un nuovo percorso da intraprendere, un ostacolo da superare che cambierà inevitabilmente ciò che siamo. Eppure, anche questo può portare a qualcosa di buono: da un evento negativo può nascere qualcosa di positivo, una transizione verso un epilogo migliore."
Luna tacque un paio di istanti, forse per permettere a Ryou di assimilare il suo discorso, dopodichè alzò lo sguardo per incrociare quello del ragazzo."Quel che sto cercando di dirle, signor Ryou, è che la sua presenza qui può essere frutto del caso o la conseguenza degli eventi che il destino ha scritto per lei affinchè questo esatto momento si verificasse; il risultato non cambia. Lei è qui per cambiare le cose: per trasformare se stesso in ciò che lei vuole essere".. -
Ventress.
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RYOU BAKURA
Definire quel discorso complesso era, decisamente, un eufemismo. Una parte di Ryou avrebbe voluto non ascoltare, rimanere nelle proprie convinzioni o, più banalmente, nel proprio brodo. Sì, era allettante far finta di nulla, cadere sempre più in quella spirale di tristezza e lasciarsi travolgere... era più facile che lottare, dopotutto. Ma il giovane dai capelli bianchi aveva ascoltato eccome. Ogni parola, ogni pausa, ogni piccolo respiro della donna. Caso e destino, due facce della stessa medaglia, o forse la stessa cosa. Non era riuscito a comprendere in cosa credesse effettivamente Luna, e per il momento non avrebbe chiesto. Sempre se credeva in qualcosa... dopotutto l'aveva detto anche lei, il risultato non cambiava.
"Non avevo mai pensato a questa sfaccettatura."
Si strinse appena nelle spalle. Avrebbe voluto raggomitolarsi, stringere le ginocchia al petto e affondarvi il volto.
Chi voglio essere. Trasformarmi in chi voglio essere. Il problema è che non lo so. Chi voglio essere? Voglio essere qualcosa? Non lo so, non so più nulla...
"Credo..."
Avanti, dillo. Andiamo, Ryou, di' il tuo desiderio.
"Dopo tanto tempo, vorrei tornare a sentirmi vivo.". -
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LUNA
Ryou era giunto da pochissimo alla Villa ed era giusto dire che Luna non sapeva praticamente nulla di lui; tutto ciò che conosceva era quel che Ryou stesso decideva di mostrare, ma in quel momento le parve di scorgere qualcosa di più di lui. O quantomeno, comprese che dietro la sua presenza alla Villa si celavano motivi molto importanti; il destino (O il caso?) aveva reso la sua vita un inferno in cui il ragazzo aveva scelto di non vivere. Ora, però, aveva la possibilità di cambiare le carte in tavola.
"E' una splendida decisione" Commentò Luna con un sorriso benevolo e comprensivo. "Sono convinta che anche chi l'ha condotta qui è felice di sentirglielo dire, signor Ryou".
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